10 cose su di me

10 cose su di me

Non ci conosciamo. Per rimediare, ecco alcuni fatti, opinioni e curiosità su di me.

  1. Sono alto quasi un metro e novanta. E sì, ho giocato a basket.
  2. Non lo pratico più, ma ho la tessera da abbonato del CJB, la squadra di pallacanestro di Badalona, la città in cui vivo.
  3. Mi piace il cinema. Tanto da fondare un cinecircolo negli anni dell’università. Che esiste ancora.
  4. Ho una pessima memoria. Per questo mi segno tutto.
  5. Anche i film che vedo.
  6. Il mio motto degli ultimi anni è «Pur di non tradurre».
  7. Pur di non tradurre, appunto, ho aperto anche un negozio di magliette «cult» (attualmente in stand-by).
  8. Da anni sto tentando di pubblicare una striscia a fumetti ambientata in un campetto di basket.
  9. Ho imparato più geografia e storia collezionando francobolli che a scuola.
  10. Ho una moglie e due figli e una gatta. Io sopporto quest’ultima, tutti gli altri sopportano me.

Per concludere, due delle mie citazioni preferite.

La prima è una storiella, in realtà:

Questa è la storia di un uomo che cade da un palazzo di cinquanta piani. Mano a mano che cadendo passa da un piano all’altro, il tizio, per farsi coraggio, si ripete:
fino a qui tutto bene;
fino a qui tutto bene;
fino a qui tutto bene.
Il problema non è la caduta. Ma l’atterraggio.

C’est l’histoire d’un homme qui tombe d’un inmeuble de 50 étages.
Le mec, au fur et à mesure de sa chute, il se répète sans cesse pour se rassurer:
Jusqu’ici tout va bien.
Jusqu’ici tout va bien.
Jusqu’ici tout va bien.
Mais l’important c’est pas la chute. C’est l’aterissage.

La Haine (Mathieu Kassovitz, 1995)

La seconda è tratta da Understanding Comics, un libro del 1993:

And all that’s needed is the desire to be heard--
--the will to learn--
--and the ability to see.

Scott McCloud